Tra le dolci colline toscane, a pochi km da Vinci, si trova Cerreto Guidi, un piccolo ma incantevole borgo rinascimentale circondato da vigneti e oliveti. Nonostante il nome ricordi la presenza dei Conti Guidi, antichi signori feudali che qui come a Vinci eressero un castello per il controllo del territorio, la cittadina deve la sua fama alla nobile famiglia dei Medici, che la scelse come luogo di svago e di relax.

 

Il cuore del paese è costituito dal piccolo centro storico, caratterizzato da una struttura fatta ad anelli concentrici ed impreziosito dall’antica Villa Medicea, straordinario esempio di architettura medicea toscana. Fu edificata verso il 1555 su un precedente castello dei Conti Guidi per volere di Cosimo I e anche se l’architetto incaricato della progettazione non è conosciuto con certezza, numerosi fonti attribuiscono il progetto a Bernardo Buontalenti, la cui mano, secondo molti studiosi, sarebbe evidente nella realizzazione delle due rampe di scale.

 

Accanto a un cospicuo nucleo di ritratti figurano splendidi arazzi provenienti dalla manifattura medicea. La vista che si può ammirare dalla terrazza è meravigliosa, così come il giardino. La villa, dichiarata dall’UNESCO Patrimonio mondiale dell’Umanità, dal 2002 accoglie il Museo Storico della Caccia e del Territorio, dedicato alle armi principalmente da caccia e da tiro, in parte provenienti dall’eredità del collezionista fiorentino Stefano Bardini. Il museo comprende un casino da caccia d’epoca lorenese e curiose testimonianze iconografiche.

 

A fianco della villa si trova la Pieve di San Leonardo, una piccola perla architettonica ricordata fin dal X secolo ma il cui aspetto attuale è il frutto dei diversi interventi di ammodernamento che si sono susseguiti nel corso del tempo. Al suo interno si possono ammirare preziose opere d’arte, tra cui: un notevole fonte battesimale in terracotta invetriata realizzato da Giovanni della Robbia nel 1511; il dipinto della Visione di San Bernardo di Giovan Battista Volponi detto “Scalabrino”; il dipinto raffigurante San Leonardo attribuito a Cristofano Allori; e la tela attribuita al Ghirlandaio della Madonna in trono col Bambino tra i Santi Paolo e Leonardo.

 

Meritano una visita anche: l’Oratorio della Santissima Trinità, risalente al periodo mediceo, al cui interno è custodita una pala d’altare del 1587 di Domenico Cresti detto il Passignano raffigurante la Comunione di santa Liberata; l’Oratorio di San Rocco, risalente al XIV secolo, che oggi ospita un piccolo museo storico di Porta Fiorentina, una delle quattro contrade della cittadina; e il Santuario di Santa Liberata, edificato nel 1336, che conserva alcuni pregevoli dipinti.

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